Dopo i due giorni di sfascio, dopo lo stomaco in subbuglio e le notti sudate con febbre da cavallo, dopo la clausura che manco la monaca di Monza, mi sveglio fresco come una rosa. Sento tutto il corpo nel pieno delle sue forze, come se mi avessero messo le ali senza nemmeno bere la red bull. Abbandono con slancio il morbido abbraccio del mio piumone ramato in tinta con la parete e mi catapulto in bagno. Ho voglia di uscire.
Ficco la faccia sotto l’acqua gelida, l’unica cosa insieme al caffè che mi sveglia veramente.
Mi strofino gli occhi e mi guardo allo specchio.
Cacchio!
Sono Superslot dei Gunnies! Continua a leggere