La colazione di Viola me la porto via, stile americano. Ma me la gusto in stile totalmente italiano sulla panchina del Pincio da cui amo abbracciare l’orizzonte di Roma.
Avevo bisogno di pace per scrivere questo post.
Avevo bisogno di tempo,infatti è successo tre giorni fa.
Dato che non mi faccio mancare nulla, ma proprio nulla in questa vita, sono andato a farmi esorcizzare.
E non da un esorcista qualunque, ma dal presidente mondiale degli esorcisti, padre Amorth, che è talmente conosciuto che l’ipad lo ha nel t9 e mette la maiuscola. Wow.
Antefatto. Marina da anni mi chiede di conoscerlo. Lui è mio zio.
I nostri incontri non sono molto frequenti sia perché è super impegnato sia perché comunque ogni volta che vado la sensazione è fortissima e ci metto un po’ a riprendermi.
L’ultima volta ci sono venuto tre anni fa con Dario Argento. Mi aveva scelto per interpretare Julian, un giovane esorcista, nel suo film “la terza madre”. Prima di girare mi disse:”Capisco che sei giovane e quindi non saprai bene cosa significa esorcismo…”
“Dario se devo essere sincero sarei il nipote di Padre Amorth, diciamo che un’idea ce l’ho”
Lui sbiancò e mi fece promettere che lo avrei portato a conoscerlo. Un’altra esperienza da farci un film…
Tanto per tranquillizzarvi sia io che Marina siamo a posto, nessuna influenza malefica e/o fattura demoniaca e/o possessione luciferina.
La cosa che più amo di quest’uomo, che secondo me rasenta la santità, è l’incredibile ironia con cui affronta la vita e il suo “mestiere”.
Del resto mi spiega che “l’esorcismo non è altro che una chiacchierata col demonio a chi si stanca prima. E si stanca più lui”.
Dopo un rituale fatto di preghiere, acqua benedetta, crocifisso con reliquia di un santo che non mi ricordo e la stola che in un abbraccio comprende lui e voi, appoggia le sue mani (incredibilmente morbide per avere 87 anni) sulla tua fronte e comincia a parlare in latino.
Li si capisce se hai qualcosa. Ad alcune persone gli occhi vanno dietro, altre proprio impazziscono. Io e Marina abbiamo superato la cosa alla grande, ma la sensazione è fortissima, non riesco a spiegarla.
Poi comincia a parlare.
Mi chiede come va il lavoro e ridendo dice che questa settimana è stato ogni santo giorno in tv. Dopo mia madre che con un documentario è andata a Cannes anche lui ci si mette?!? La trovo competizione sleale e capisco che la mia battaglia in famiglia si fa ogni giorno più dura.
Sorride e parla tutto il tempo. Parla molto della morte, che arriva quando meno te lo aspetti e per questo è necessario farsi trovare pronti, di mia nonna che gli stava molto simpatica e di cui ricorda qualche aneddoto, di Padre Pio, delle apparizioni di Fatima e del fatto che un pellegrinaggio non mi farebbe male.
Premesso che io ho qualche problemino con la chiesa e i suoi dogmi, con il dovere fare qualcosa per ottenere qualcos’altro, col predicare bene e razzolare male, quest’uomo mi affascina in modo incredibile. Tutto quello che dice ti entra dentro per quanto tu possa essere diffidente o in disaccordo.
Stando alle regole io sono fritto.
Nel senso che per essere “al sicuro” mi dice che bisogna seguire alla lettera i dieci comandamenti e mi dà un foglietto per ricordarmi quali sono.
Li leggo, lo guardo e dico “ahia”.
In paradiso mi sa che faranno fatica a vedermi.
E poi dice una frase a cui ancora penso, che ha trovato nel Vangelo, di cui rilegge qualche pagina ogni sera da circa settantanni. E ogni volta scopre qualcosa di nuovo.
“E Gesù disse : o sei con me o sei contro di me” non esistono vie di mezzo.
Me lo dice guardandomi negli occhi e poi ha la carineria di aggiungere “lo sai che ti tocca morire prima o poi, no?”
Mentre mi gratto con vigore penso a quella frase.
E mi piace. Non so perché ma mi piace.
Io la interpreto, come faccio per tutto quello che mi accade, la faccio mia.
Credo davvero che sia necessario schierarsi o dalla parte del bene o da quella del male.
Ma comunque fare una scelta. Anche la non-scelta è una scelta.
Poi ci ha lasciato con una frase stupenda. Ha chiesto a Marina se era a conoscenza di una Santa Marina, se esisteva.
Marina ha scosso la testa” non credo Padre”.
“Allora ti faccio una proposta, diventa Santa tu!”
Abbiamo sorriso. Siamo usciti.
ps Potrei scrivere ancora molto di quel pomeriggio. Preferisco dire poco, l’essenziale. Come lui.
Good music!
Essa musica eh boa.
😉
Beh che dire… Sono sempre più convinto che c’è un motivo per tutto! Anche per aver letto questo post…
sempre.
Anche la non-scelta è una scelta?
si. non scegliere è una scelta di vita. che non porta da nessuna parte.
“l’anime triste di coloro
che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo”
proprio loro!
Ciao Paolo, leggendoti riesci sempre a trasmettermi grande serenità, grazie.
Riguardo ai comandamenti da seguire…mi auguro che nel corso dei millenni, Dio si sia “evoluto” a tal punto da saper riconoscere in ognuno di noi il meglio, magari chiudendo all’occorrenza uno…ma anche due occhi. Del resto senza i peccatori, Dio ( meraviglie del creato a parte) servirebbe a ben poco… 😉
Buona vita sempre.
Gu.
ciao gu!
Urca…
eh si….urca,,,