i’m a little different now

Mi piace andare alla posta.
Magari mi piace di meno pagare le bollette, non vedo molte alternative.
Ma andare alla posta mi piace molto.
Mi fa sentire una persona normale, con degli orari, delle scadenze.
Allo stesso modo mi piace vestirmi con giacca e cravatta, tipo da ufficio, perché non lo faccio mai.
Ci piace sempre quello che non facciamo abitualmente, molti ameranno esattamente il contrario, la tuta e non avere orari.

Stamattina Roma si sveglia fredda nel sole.
Ho attraversato tutto il mercato, un corridoio festoso di carciofi e zucchine.
Piazza San Cosimato spumeggia vita da ogni banco, gli urlatori sono dei poeti della saggezza popolare, adulatori di donne in pensione.
E il desiderio di piacere delle donne non va mai in pensione, loro sorridono dietro i foulard a fantasia floreale.
L’uomo sulla sedia rossa lo vedo tutti i giorni. Credo che dovrebbero dichiararlo patrimonio dell’Unesco, come i monumenti.
Se sapessi scrivere poesie vorrei dedicargliene una. Sorrido mentre lo guardo dormire fra i libri sotto un enorme “ti amo”.


Esco dalla posta e vedo dall’altra parte della piazza un braccio che si agita.
Attaccato a quel braccio il sorriso entusiasta di Viola.
È tornata!!!
Corro al bar, ricomincia il rito.
Arrivo al banco e il mio “caffè senza latte che è intollerante” è già bello che pronto.
Viola sorride più del solito, sembrerebbe impossibile ma ci riesce.
“Ho chiesto di te, se passavi anche quando non c’ero e come stavi e poi ti ho visto laggiù! Buongiorno biondo!”
Quanto cavolo mi mancava tutto questo.
L’affetto lo traduciamo in sorrisi e piccoli gesti, mani che si stringono e un bacio sulla guancia.
Che bello, penso.
Che belle le persone. Quelle belle.
Quelle semplici e col sorriso.
Quelle che non ti chiedono nulla.
Quelle che senza alcun motivo ti vogliono bene.

La mia giornata parte davvero alla grande, ho persino dimenticato di aver pagato le bollette.
Il caffè da Viola si aggiunge di un nuovo rito. La lettura a voce alta dell’oroscopo di Branko sul Messaggero.
Leggo prima il suo, capricorno come quasi tutta la mia famiglia, poi il mio. Poi quello di tutti quelli presenti al bar. Ognuno vuole sapere il suo segno.
Mi diverto a vedere come basta poco per interagire con gli altri, con estranei.
E quanta necessità ci sia in giro di questo contatto umano.
Quanto l’oroscopo diventa un pretesto per dire “ehi ci sono anche io!”.
Una signora bionda con grosso cappello di lana urla da dietro.
“ehy, ehy io sono vergine, l’hai saltata!”
Mi volto e la guardo.
“Vergine? Ahia….”
“No, ma è solo il segno….”
Io non mi sarei mai permesso con una signora più grande di me di fare questo genere di battuta. Intendevo “ahia” perché quelli della vergine sono tosti.
Rimango interdetto. Tutti scoppiano a ridere, io seguo.

È ora di andare, Marina mi aspetta a pranzo.
“Ci vediamo domani biondo, con l’oroscopo per tutti!”
“Certo viola, bentornata!”

Io e Viola ci stiamo addomesticando.
P come Paolo e come piccolo principe.
V come Viola e come volpe.

Io nelle coincidenze ci sguazzo.

“Che cosa vuol dire addomesticare?”
“E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…”
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse la volpe. ” Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”

(da“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupèry)

Le ultime note della canzone che mi ha mandato Ivan pizzicano le corde di una chitarra che mi fa scivolare nell’anima una frase

“i’m a little different now…”

36 thoughts on “i’m a little different now

  1. E’sempre un piacere entrare nel tuo mondo, sara’ che riesci a descriverlo benissimo e mi sembra davvero di stare a roma e giuro che se passo da quelle parti vado a bermi un caffe’ da Viola 🙂 ciao paolo buona notte visto l’orario

  2. o con una lacrima o con un sorriso, riesci sempre a raggiungere il cuore…mi piacerebbe un giorno se i nostri mondi si incrociassero semplicemente facendo incontrare i nostri sorrisi per “rubare” un po di quella solarità e voglia di vivere che tanto amo nelle persone e che tu meglio di tanti altri riesci a trasmettermi… 🙂

  3. Hello big Star! In effetti Per te che ti porti una Stella tutti i giorni della vita, che vivi in mezzo a tante Stelle, che ti piace avere la testa a volte tra le nuvole e pensieri infiniti che elevano verso l’alto la mente e gli altri… L’oroscoparo sembra quasi una vocazione naturale 😉 ! Che dice dell’acquario? 😉 a presto grande addomesticatore di anime e pensieri!

  4. Certo che per uno che si porta tutti i giorni il nome Stella sulle spalle, che vive in una famiglia di Stelle, che ogni tanto ha la testa tra le nuvole e ha pensieri infiniti… L’oroscoparo è perfetto! Che si dice dell’acquario? A presto addomesticatore di anime e pensieri! Hello big Star

  5. Bello da te e bello il tuo entusiasmo verso la vita.

    “Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che saranno ridere!”

    Un sorriso

  6. «Io e Viola ci stiamo addomesticando.
    P come Paolo e come piccolo principe.
    V come Viola e come volpe.»

    Fantastico! Quel brano de “Il Piccolo Principe” è il mio preferito.

    Buonanotte biondo! 😉

  7. what you wrote… it’s sooooo true!! the little prince is one of my favourite books… I suggest you to read the English version if you haven’t done it yet… it was so inspiring to me plus it really helped me to understand people better =)

  8. quante coincidenze. Hai scritto questo bel post nel giorno del mio trentesimo compleanno, quando anche io ne ho scritto uno. E molti dei miei – contrassegnati da un *- sono liberamente ispirati agli oroscopi del giovedì del grande Rob. Avrai capito quindi che sono un acquario, ascendente gemelli, elemento aria completo.. i miei voli, e l’ aria che senza quella non vivi. Ma.. non è vero che i pesci stanno negli acquari? 🙂

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