Louis chi è? Ma perchè lo hai portato con te?

Sotto una tenda blu dei bagni Avgvstvs il tempo si è fermato. E per la prima volta dopo due giorni, anche io.
Luca (Lanzoni) nella tenda a fianco legge un libro azzurro che fa pendant.
Eleonora e il suo sofisticato  kimono sono appena partiti con Candela e i suoi piedini innamorati, ci rincontreremo in giro per il mondo, come sempre.
Ildo dorme a pancia in su, Alan a pancia in giù.
Io scrivo con le note di questa canzone che mi accarezzano.
Pochi rumori ovattati, una ragazza bagnata cammina sulla sabbia che ormai non scotta più stringendosi il seno e una brezza mi accarezza il corpo, partendo dalle caviglie fino alla schiena, come se il vento stesse flirtando con me.
Io ci sto e l’assecondo, sono un ragazzo facile.
Sembra tutto fermo, tranne queste tende che sfrappano di tanto in tanto.
Io sono in silenzio, su questa sdraio.
Ho parlato tanto, ballato molto, bevuto di più, ma solo fino a quel punto in cui ridi per tutto.
Ieri sera a Forte dei Marmi Louis Vuitton ha organizzato in modo incredibile il suo Summer Party.
Una festa semplicemente per fare festa.
Ma era da un sacco di tempo che non andavo a una festa che era una festa.
Una festa dove ci si è divertiti fino allo sfinimento, dove la gente rideva e se ti chiedeva come stai era pure interessata alla risposta! Da non crederci!
Mi sono accorto spesso di guardarmi in giro con un sorriso da ebete e accorgermi di non trovare i miei amici con cui ero arrivato, cosa che in genere mi causa ansia e un po’ di imbarazzo. Questa volta no. Era una festa dove si stava bene anche da soli. Matilda questa mattina mentre facevamo colazione mi ha confessato la stessa sensazione.
Allora non me la sono sognato, nell’aria c’era qualcosa di speciale.
Quella sensazione speciale che si ha con le persone che stanno bene con se stesse, che non hanno bisogno di parlare male di qualcun altro per avere una conversazione, che ti guardano negli occhi, magari solo per 3 secondi, ma in quei tre secondi sono solo per te.

Ieri notte mentre ci scatenavamo in pista guardavo tutti questi essere umani che mi circondavano sudati e sorridenti e pensavo “che bella cosa che sono gli altri”.
Tutti questi attori con il proprio film, straordinario e unico, di cui per una sera io ho fatto  la comparsa o addirittura mi hanno assegnato una parte da co-protagonista e mi faranno girare presto altre scene.
Comunque andranno le cose, nei titoli di coda, io ci sono.
Che regalo sono gli altri.
Gli sguardi, i sorrisi, gli abbracci, gli odori che poi ti porti con te.
Gli altri che a volte tirano su muri. E se c’è una cosa che mi piace nella vita è buttarli giù quei muri. Perché spesso sono solo paura, insicurezza, debolezza, dietro ci sono preziose fragilità.
Perché chiunque e ripeto chiunque, anche se molti di voi non saranno d’accordo, è un mondo perfetto. A volte coperto da sovrastrutture ingombranti e faticose, ma sotto, nella loro verità, siamo incredibilmente uguali.
Possiamo fare cose orribili, ma non possiamo essere cose orribili.
Possiamo sbagliare, lo facciamo tutti i giorni, ma non c’è errore che intacchi la purezza di quello che siamo nel profondo.
Ora mi beccherò un sacco di insulti, sei il solito buonista di m…a e via dicendo.
Rassegnatevi, sono fatto cosi, mi alzo la mattina e sorrido.
E non c’è nulla da fare, per quanto possa essere dura la vita, se tu la guardi sorridendo prima o poi ti sorride back.
Su questo sdraio in tela blu fra le onde e le montagne da cornice io oggi sono felice.
Felice perché ieri eravamo tanti, la maggior parte non li ho nemmeno conosciuti, ma eravamo uniti. C’era un filo. Quel filo che in realtà c’è sempre fra gli esseri umani, ma che tendiamo a nascondere, non lo vogliamo vedere. Ma c’è sempre ne sono sicuro.
Come questo venticello. Non si vede, ma chi potrebbe negarne la presenza? Certe cose si sentono e basta, ma sono di un’indissolubile concretezza nella loro seppur totale invisibilità.
Dovremo imparare a sentire gli altri, come sentiamo il vento.
L’essenziale spesso è invisibile agli occhi. (cit P.P.)foto 1-1

Respiro con negli occhi questa musica e questo mare che tranquillo mi sfiora i piedi, come per salutarmi, il profumo del sole sulla pelle, un raggio gentile di quest’ora vicina al tramonto.
Grazie.
P.S.: se volete scoprire il diario di questo weekend momento per momento visitate Elle.it
I viaggi STELLAri continuano…
si ringrazia per le foto in spiaggia © Lodovico Colli di Felizzano Ph.

15 thoughts on “Louis chi è? Ma perchè lo hai portato con te?

  1. c’ero anch’io e condivido. per chi come noi poteva sentirsi un pesce fuor d’acqua in mezzo a tanta spudorata giovane bellezza, è stata invece una splendida serata piena di sensazioni quasi dimenticate e di ricordi belli, di giorni belli, con i nostri genitori…..con i nostri figli…….con voi che oggi potrete anche esserlo.

      • Eccezioni rare come le albicocche a dicembre! 😉 Ogni tanto lavoro con Daria e gli “eventi” sono sempre così autocelebrativi e egoriferiti che.. Lasciamoli stare!
        Ci vorresti tu e il tuo gruppo di amici, allora anche noi “addetti ai lavori” ci divertiremmo! 🙂

  2. Ciao Paolo; caspita!!! davvero senza parole; mi ha fatto riflettere la frase : “Gli altri che a volte tirano su muri. E se c’è una cosa che mi piace nella vita è buttarli giù quei muri”;
    E anche quella : “che bella cosa che sono glia altri” ; sono d’accordo con te; mi piacciono anche gli outfit che indossi!
    Grande!
    P.S. Chiara Ferragni la si guarda sempre molto volentieri!

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